Sicurezza | ||||
I pneumatici sono tra i particolari più importanti ai fini della sicurezza di ogni veicolo, essi infatti ne rappresentano l'unico punto di aderenza con la strada.
In tutte le condizioni di utilizzo, la nostra sicurezza e quella dei nostri cari, è affidata ai pneumatici, ognuno dei quali ha un’area di contatto al suolo grande circa come il palmo di una mano.
Non si devono quindi considerare i pneumatici come un semplice accessorio ma come elementi di primaria importanza che vanno mantenuti sempre in perfetto stato di efficienza.
Per gli interventi sui pneumatici è importante rivolgersi esclusivamente a personale specializzato fornito della necessaria competenza, in quanto, la loro corretta manutenzione è essenziale per la sicurezza e fa anche diminuire i consumi di carburante e le emissioni di CO2.
La legge disciplina l'esercizio dell'autoriparazione compresa la professione di gommista e vieta ad automobilisti ed operatori non iscritti all'apposito registro presso le Camere di Commercio di eseguire interventi sui pneumatici. Le norme prevedono eccezioni solo per gli "interventi di ordinaria e minuta manutenzione e riparazione".
Per garantire una buona sicurezza di guida è necessario che i pneumatici siano controllati periodicamente per verificare:
* l’assenza di LESIONI o DEFORMAZIONI che possano compromettere la sicurezza, causate spesso da urti contro marciapiedi, buche o ostacoli vari;
* il BATTISTRADA, che deve avere il disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza con una profondità degli intagli principali di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli e rimorchi, 1,00 mm per i motoveicoli e 0,50 mm per i ciclomotori. Tuttavia per assicurare una buona aderenza in situazioni di emergenza che richiedano improvvisi cambi di traiettoria o frenate, soprattutto in caso di pioggia, si consiglia di sostituire i pneumatici quando la profondità del battistrada è di circa 3 mm, senza che l’usura raggiunga il limite consentito dal codice della strada;
* lo stato di INVECCHIAMENTO della gomma, il cui degrado chimico può provocare la formazione di screpolature e l’indurimento delle mescole influendo negativamente sulle prestazioni del pneumatico;
* l’UNIFORMITA' dell’USURA tra pneumatici dello stesso asse per non compromettere la stabilità del veicolo e la regolarità del consumo su tutto il battistrada di ogni singolo pneumatico. In presenza di consumi anomali dei pneumatici, che oltre a ridurne la durata potrebbero creare problemi di guida, è necessario intervenire urgentemente verificando la geometria dell’assetto del veicolo (convergenza ecc.) e l’efficienza degli organi meccanici (ammortizzatori, cuscinetti ecc.). L’usura dei pneumatici varia in base alla posizione ad essi assegnata, per tanto è necessario effettuare la rotazione tra le ruote anteriori e posteriori ogni 10.000 km. circa per consentire un’usura uniforme di tutti i pneumatici del veicolo. Durante questo intervento è importante verificare la corretta equilibratura delle ruote per evitare vibrazioni durante la guida;
* la PRESSIONE DI GONFIAGGIO che va controllata frequentemente rispettando i valori raccomandati dal produttore dei pneumatici o dal costruttore del veicolo. Una pressione insufficiente provoca un innalzamento della temperatura del pneumatico diminuendone la durata, causando usure irregolari e lesioni interne, riduce la tenuta di strada ed aumenta il consumo di carburante. Una pressione eccessiva rende il pneumatico maggiormente sensibile alle lesioni in caso di urto , provoca usure irregolari e riduce il comfort di guida e la tenuta di strada. I controlli delle pressioni devono essere eseguiti quando i pneumatici sono freddi in quanto la pressione aumenta quando essi si riscaldano durante l’impiego. Per questo motivo non si deve mai diminuire la pressione dei pneumatici quando questi sono caldi; Da tempo nel settore aeronautico e nelle competizioni , al posto della comune aria compressa, per gonfiare i pneumatici viene utilizzato l'AZOTO, gas inerte che sta trovando largo impiego anche sui veicoli destinati all’uso comune con i seguenti vantaggi: maggiore costanza della pressione d’esercizio con riduzione dei consumi di battistrada e carburante, riduzione delle possibilità di scoppio in caso di surriscaldamento, riduzione del fenomeno di ossidazione della gomma e stabilizzazione della pressione a pneumatico caldo;
* Il SERRAGGIO DEI BULLONI delle ruote che deve rispettare precisi valori stabiliti dal costruttore dell’autoveicolo per evitare inconvenienti come la deformazione del cerchione, dei bulloni e di parti meccaniche o, peggio ancora, la perdita della ruota durante la marcia.
Quando si montano PNEUMATICI NUOVI su qualunque tipo di veicolo, si raccomanda di procedere a velocità moderata per i primi 200 km circa.
Molto spesso si preferiscono PNEUMATICI MAGGIORATI (cioè con battistrada più largo) per rendere il look del proprio autoveicolo più aggressivo e sportivo, in tal modo la guida diventa più precisa soprattutto in curva ma occorre tenere presente però che l'aderenza sul bagnato viene fortemente penalizzata per la maggiore possibilità che si verifichi il fenomeno dell’acquaplaning.
Ai fini del rispetto del codice della strada e della sicurezza di guida, è importante che i pneumatici corrispondano alla misura riportata sulla CARTA di CIRCOLAZIONE del veicolo che spesso prevede più possibilità.
L’utilizzo di pneumatici con misure diverse da quelle previste è permesso solo con il consenso degli uffici della Motorizzazione Civile che, in caso di idoneità e spesso con il nulla osta della casa produttrice del veicolo, provvedono ad aggiornare il “libretto”. Anche l’indice di carico ed il codice di velocità dei pneumatici devono rispettare le indicazioni della carta di circolazione, entrambi devono essere uguali o superiori a quelli richiesti dal documento stesso.
Fanno eccezione i PNEUMATICI INVERNALI contraddistinti dalla marcatura M+S, i quali durante la stagione invernale, è sufficiente che siano omologati per velocità non inferiori a 160 Km/h (codice “Q”)
In questo caso, è necessario apporre all’interno della vettura, ben visibile al conducente, un’etichetta con l’indicazione della velocità massima d’impiego dei pneumatici invernali che equipaggiano il veicolo.
I pneumatici invernali, grazie al particolare disegno del battistrada e alle speciali mescole di gomma, permettono di conservare una buona aderenza, motricità e frenata su strade bagnate, innevate o ghiacciate e anche su strade asciutte in presenza di temperature particolarmente basse.
L’utilizzo dei pneumatici invernali è consigliato quindi durante tutto l'inverno e non solo in presenza di neve.
Equipaggiare unicamente le ruote motrici con pneumatici invernali non è sufficiente a garantire buone prestazioni e un’ottimale sicurezza di guida; infatti sui veicoli a trazione anteriore si aumentano i rischi di testa-coda mentre nel caso della trazione posteriore aumentano i rischi di uscita di traiettoria in curva. E’ dunque importante equipaggiare il veicolo con quattro pneumatici invernali. Per i veicoli a quattro ruote motrici è naturalmente imperativo l’equipaggiamento omogeneo sui due assali.
Quando la carta di circolazione permette la scelta tra diverse dimensioni bisogna tener presente che sui fondi stradali innevati le migliori prestazioni si ottengono utilizzando le misure più strette. Le prestazioni di un pneumatico invernale sono apprezzabili fino ad una profondità del battistrada di 4 millimetri anche se il limite legale è di 1,6 millimetri.
Il codice della strada prevede la possibilità di circolare con i soli pneumatici invernali anche in presenza del segnale “catene per neve obbligatorie”.
I pneumatici invernali sono molto efficaci ma, per essere sicuri di poter superare agevolmente tratti stradali fortemente innevati o ghiacciati soprattutto se in pendenza, è necessario avere un paio di CATENE DA NEVE a bordo del proprio autoveicolo anche se a quattro ruote motrici. Le catene più efficienti sono quelle “a rombo” che garantiscono tenuta longitudinale, laterale ed anche in frenata.
Un elemento assai importante da considerare nella scelta delle catene, oltre alla misura che deve essere adatta ai pneumatici montati, è il loro ingombro all’interno del vano passaruota; nelle vetture moderne infatti l’utilizzo di pneumatici sempre più larghi ha ridotto notevolmente lo spazio tra la ruota e gli organi meccanici.
Il montaggio delle catene ha da sempre rappresentato una fase critica per l’utente; per migliorare questa situazione i produttori hanno studiato sistemi più semplici che non richiedano il sollevamento o lo spostamento del mezzo.
Le catene vanno ovviamente applicate sulle ruote motrici, nei veicoli 4x4 l’assale di montaggio prioritario è quello anteriore così da salvaguardare trazione e sterzata.
Le catene sono comunque un mezzo ausiliario temporaneo, vanno utilizzate a velocità non superiori a 50 Km/h ed anche meno nei tratti sgombri da neve.
A fine stagione si consiglia di lavarle con acqua calda per eliminare sale e sporcizia.
Un altro modo per migliorare le condizioni di guida durante la stagione invernale è rappresentato dall’utilizzo dei PNEUMATICI CHIODATI. Questa soluzione però, particolarmente efficace in presenza di ghiaccio, risulta poco indicata su fondi stradali puliti ed è proibita in alcuni Paesi europei. In Italia l’utilizzo dei pneumatici chiodati è tuttora consentito sui mezzi di peso complessivo fino a 35 q.li dal 15 novembre al 15 marzo (salvo deroghe) e fino ad una velocità massima di 90 km/h o 120 km/h sulle autostrade.
I pneumatici chiodati devono essere montati su tutte le ruote del veicolo, i chiodi devono avere una sporgenza massima di 1,5 mm. ed il loro numero deve essere compreso tra un minimo di 80 ed un massimo di 160 per pneumatico.
E’ inoltre obbligatorio montare sul veicolo le bavette paraspruzzi dietro alle ruote posteriori contro il pericolo di espulsione dei chiodi stessi.
In caso di FORATURA di un pneumatico si raccomanda la sostituzione immediata con la ruota di scorta per evitarne il danneggiamento causato dalla cosiddetta “marcia a piatto”.
I pneumatici dell’ultima generazione, essendo privi di camera d’aria (tubeless), in caso di fori di piccole dimensioni perdono pressione lentamente, spesso è quindi possibile, dopo averli gonfiati, percorrere brevi tratti di strada per raggiungere il gommista più vicino.
L’utilizzo di bombolette “gonfia e ripara” è consigliato solo in casi estremi come ad esempio sui veicoli privi della ruota di scorta, tale soluzione risulta però inefficace in presenza di tagli o fori di grossa dimensione.
Alcune autovetture hanno in dotazione una ruota di scorta di dimensioni ridotte (“ruotino”) che va utilizzata per un impiego temporaneo e a velocità limitate come indicato sulla stessa. Richiede massima prudenza poiché può essere causa di instabilità della vettura soprattutto se montata sull’assale anteriore.
Il buono stato dei vostri pneumatici vi consentirà di viaggiare meglio e con maggiore sicurezza, è quindi fondamentale averne cura affidandone la manutenzione ai migliori specialisti. BUON VIAGGIO!
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